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Striscia la Notizia, c'è una città nascosta sotto di noi: Rajae Bezzaz fa luce sulle assurde condizioni in cui vivono i suoi cittadini

L'ultimo servizio dell'inviata di Striscia la Notizia Rajae Bezzaz vi sorprenderà: non potete immaginare cosa c'è sotto la nota città italiana

Tra i servizi trasmessi ieri sera nel corso della puntata quotidiana di Striscia la Notizia, noto programma Mediaset in onda su Canale 5, uno in particolare farà discutere i telespettatori e i lettori della nostra rivista per molto tempo. L'inviata che l'ha realizzato è Rajae Bezzaz, nota attrice e conduttrice radiofonica italiana che dal 2015 è tra le inviate del tg satirico ideato più di trent'anni fa da Antonio Ricci. Il servizio è stato realizzato in una nota città italiana e ha fatto luce su una situazione sconosciuta ai più e davvero particolare.

L'inviata ha introdotto il servizio con un efficace paragone con la "tribù dei ratti", un folto gruppo di persone che abitano sotto l'asfalto della capitale della Cina, Pechino. Come ha spiegato la conduttrice, si tratta di una vera e propria città nascosta, fatta di tunnel e bunker antiatomici che si estende per ben 85 km quadrati. Più in piccolo, ma in maniera simile, anche in una città del centro Italia si verifica questo.

Striscia la Notizia: il servizio di Rajae Bezzaz colpisce l'Italia

La città di cui parliamo è Siena, in Toscana. La Bezzaz ha rivelato che nella città del Centro Italia, sotto terra, vive un gruppo di richiedenti asilo. Il gruppo di persone vive nel parcheggio sotterraneo della stazione ferroviaria, dormendo anche nei pressi degli spazi riservati alle auto. Le condizioni di vita di queste persone, ha spiegato l'inviata, sono sfortunatamente disastrose. Uno dei motivi riguarda la perdita di acqua dal soffitto del parcheggio: quando piove fuori, piove anche nel parcheggio. L'inviata ha chiesto ai vari "abitanti" come potesse dormire in questa città sotterranea quando vi piove dentro. "Sono due mesi che dormo qui. È un grande problema perché non si dorme di notte, siamo tutti in questa situazione" ha risposto.

Il posto è così sporco che ogni settimana queste persone si recano dal dottore per controllare se hanno contratto la scabbia. Fa freddo, piove sulle loro teste e c'è una grande umidità, che rischia di essere molto pericolosa per la loro salute. Eppure gli uomini e le donne che vivono lì si danno da fare per rendere il posto migliore: puliscono sempre e cercano di rendere le proprie condizioni di vita più accettabili. Ma la situazione non è certo risolta. Per quanto l'Amministrazione cittadina sia già intervenuta, ha spiegato la Bezzaz, accompagnando di giorno le ottanta persone che vivono nel parcheggio a fare visite e a mangiare, la notte c'è sempre lo stesso problema: non possono di certo dormire fuori, perché fa freddo, e quindi tornano lì.

Il futuro dei cittadini

"Qui non abbiamo né docce né cibo buono" ha sottolineato un ragazzo "E fa tanto freddo: questo è il grande problema. Abbiamo bisogno di un campo di accoglienza: vivo qui da 6 mesi!". Un altro problema, spiega la Bezzaz, è la percezione della sicurezza da parte di persone che vanno a parcheggiare lì e hanno paura degli "abitanti del parcheggio". Per fortuna, ha detto la Bezzaz, c'è un gruppo di volontari che cerca di prendersi cura di loro, cucinando del cibo per loro e fornendo delle coperte per farli riscaldare e stare meglio.

Delle belle azioni, che mostrano come la comunità di cittadini è disposta e vuole aiutare i richiedenti asilo. C'è bisogno, però, di un importante intervento da parte dell'Amministrazione cittadina per risollevare davvero la situazione. "Noi ci auguriamo che questi richiedenti asilo non restino parcheggiati qui ancora a lungo" ha concluso l'inviata. Speriamo, insomma, che presto la situazione migliori.

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