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2023, cosa desiderano veramente i lavoratori italiani per l'anno nuovo? Non c'entrano i soldi

Cosa vogliono veramente i cittadini e dei lavoratori italiani per il 2023? La risposta da un celebre personaggio del mondo del web, che ha chiesto ai suoi follower quali fossero i propositi per il nuovo anno

"Anno nuovo, vita nuova": chi non ha mai sentito e pronunciato questa frase? Poche semplici parole, che ci fanno compagnia soprattutto nel periodo che va dalle ultimissime settimane di un anno alle prime dell'anno successivo. Tutti, nessuno escluso, sperano di cambiare qualcosa per l'anno che sta arrivando, o comunque di migliorare la propria vita in un modo o nell'altro.

Trovare un nuovo amore, guadagnare più soldi, viaggiare e fare esperienze mai vissute: esistono tantissimi propositi di tipo diverso che possiamo avere noi tutti in un determinato periodo della nostra esistenza. Ma qual è la tendenza in Italia nel 2023? Qual è il desiderio maggiore dei cittadini italiani e, in particolare, dei lavoratori del nostro Paese? A dare la risposta è stato un celebre giornalista italiano e personaggio del web, il quale ha condotto una ricerca sui social che fa riflettere.

2023: quali sono i nostri propositi?

La persona di cui parliamo è Francesco Oggiano. Il giornalista freelance e autore, nato in Puglia e vissuto a Milano, ha posto una semplice domanda ai suoi follower su Instagram, chiedendo quali fossero i loro propositi per l'anno nuovo. Leggendo le 350 risposte ricevute, sotto forma di stories, Oggiano ha notato una certa tendenza alla ricerca di equilibrio. Molti dei partecipanti al sondaggio, infatti, hanno sottolineato la necessità di un maggiore equilibrio vita/lavoro.

Nonostante i problemi economici che l'Italia e il mondo intero stanno affrontando, la maggior parte delle persone che hanno partecipato al sondaggio proposto dal giornalista milanese non ha risposto di voler lavorare di più per guadagnare di più, ma di voler imparare a mettere sé stessi al primo posto, e non l'essere produttivo. "Smettere di sentirmi in colpa se ho bisogno di staccare dal lavoro (o dallo studio) se per prendermi del tempo per me": questa è una delle risposte riportate dal giornalista che fanno maggiormente riflettere.

Negli ultimissimi anni, anche a causa degli effetti psicologici che il lockdown collegato alla pandemia da Covid ha avuto sulla gente, si è parlato sempre di più di benessere mentale. Gli effetti si sono visti anche sulle decisioni dei Governi, come quella dell'introduzione di un Bonus Psicologo. E si vedono anche sulle persone 'normali', che hanno finalmente deciso di mettere la salute mentale e il benessere psicologico al primo posto nella classifica delle proprie esigenze.

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