Perché i ricci non vanno più in letargo? Secondo gli esperti così rischiano l'estinzione

Non sono solo tra gli animali più teneri e buffi che ci siano: i ricci costituiscono una vera e propria 'sentinella' delle condizioni del Pianeta. E un loro comportamento anomalo rappresenta un cattivo segnale per la Terra

Uno dei tanti appelli lanciati dal mondo animale, e che faremo bene a non ignorare. I ricci,  tenerissimi mammiferi dai movimenti goffi, potrebbero rischiare l'estinzione. La preoccupazione per il momento si mantiene su un livello 'minimo', eppure i segnali che questi simpatici animali siano in serio pericolo sono numerosi.
Il primo riguarda una fase fondamentale per la vita del riccio: il letargo. Molti di questi piccoli mammiferi infatti non riescono più a cadere nel sonno profondo che li aiuta a superare le stagioni più fredde.

Questa, insieme ad altre circostanze, è alla base di una mortalità sempre più diffusa di ricci, soprattutto in Italia. Le cause che spiegano questo fenomeno vanno ricercate, purtroppo, nel cambiamento climatico. Le temperature troppo elevate stanno uccidendo gran parte degli insetti di cui il riccio si nutre: di conseguenza, il riccio si alimenta di insetti 'sbagliati' che mal supportano i nutrienti di cui avrebbe bisogno.
Tutto questo porta a una progressiva denutrizione del mammifero, che così non può quindi cadere in letargo, in mancanza delle 'scorte' necessarie per dormire quando fuori fa freddo.

Disidratati, denutriti e privati del sonno del letargo: il riscaldamento globale complica la vita dei ricci 

Se molti ricci non arrivano al letargo, gli esemplari che invece sono riusciti nell'impresa di addormentarsi finiscono con lo svegliarsi prima. Letargo sì, quindi, ma 'lampo'. E la colpa è, ancora una volta, del clima impazzito, che altera le stagioni e confonde la natura. Così come stravolti sono i raccolti e le fioriture di numerose piante 'ingannate' dal precoce caldo, lo stesso accade ai ricci e a tutti gli animali (come i ghiri, le marmotte, gli orsi) che si risvegliano prima.

Mammiferi denutriti, disidratati e il cui ciclo vitale è stato sconvolto dal riscaldamento globale. E le conseguenze sono palesi: centinaia gli esemplari di ricci ritrovati senza vita, soprattutto i cuccioli con pochi giorni di vita.
Di questo passo, secondo gli esperti, il riccio potrebbe scomparire entro i prossimi 20 anni. Conseguenza di un degrado ambientale e climatico che, purtroppo, sta minando la vita di questa e di centinaia di altre specie animali.

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