Kabul

Attacco kamikaze a Kabul, in fuga dalla finestra dell'hotel che va a fuoco: il video shock

Attacco kamikaze a Kabul in un hotel che ospitava ospiti internazionali: il video dei reporter sul posto mostrano la fuga disperata dei superstiti

Si chiama Star-e-Naw l'hotel preso d'assalto pochi minuti fa a Kabul da un gruppo di aggressori armati. Un attacco kamikaze avvenuto in un'elegante località della città dell'Afghanistan. L'edificio bersaglio dei violenti è conosciuti come 'Chinese hotel', l'hotel cinese, perché appunto frequentato da alti funzionari cinesi.

La notizia è stata riportata dai media locali e dai giornalisti presenti sul posto. Tra questi c'è Harish Deshmuckh, reporter indiano dell'agenzia di stampa Zee Bihar Jharkhand. E' stato lui tra i primi a dare la notizia dell'attacco, e lo ha fatto via Twitter. Dal suo profilo personale, il giornalista ha diffuso dei terribili video che ritraggono i cittadini in fuga dal Chinese Hotel. Si scappa dalle finestre, rischiando di precipitare nel vuoto.
Di seguito, uno dei video diffusi dal reporter che mostrano la disperata fuga dei superstiti dell'attacco a Kabul:

Non si conosce ancora il bollettino delle vittime e dei feriti: le autorità locali non hanno ancora rilasciato alcuna dichiarazione in merito all'accaduto.

Paura a Kabul, 'patria' degli attentati kamikaze

A quanto hanno riportato alcuni testimoni, sul posto si sono sentite delle esplosioni e diversi colpi di arma da fuoco. Non si sa ancora se ci sono vittime o feriti.
L’attentato, che sembra indirizzato ai funzionari cinesi presenti nell'hotel preso di mira dai terroristi, arriva a pochi giorni dall’incontro tra l’ambasciatore cinese Wang Yu e i funzionari talebani che detengono il potere in Afghanistan.

Un Paese, questo, che non conosce pace: dopo la riconquista del potere da parte dei talebani nell’agosto 2021 e la conseguente repressione nei confronti dei cittadini (soprattutto le donne), la sicurezza nazionale vacilla di continuo, tra attacchi ed episodi di violenza. Il governo talebano aveva affermato di aver alzato i livelli di sicurezza, ma dal loro insediamento si sono già contate decine di esplosioni di bombe e attacchi. Molti di questi sono stati rivendicati dall'organizzazione terroristica Isis.

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