Ospite di Serena Bortone, la mitica Alexia che ha parlato di tanti episodi della sua carriera da cantante, senza dimenticare di citare Raffaella Carrà. Ecco le sue parole.
A Oggi è un altro giorno, oltre agli affetti stabili Romina Carrisi, Jessica Morlacchi, Samuel Peron, Luca Tommasini, Massimo Cannoletta e Antonio Mezzancella, c'è stata anche Alexia, celebre cantante italiana da 5 milioni di dischi in tutti il mondo. La donna ha voluto presentare il suo nuovo album di canzoni di Natale senza però dimenticare di citare il suo passato, tanto estero quanto italiano. Tra le stelle più luminose con le quali ha avuto il piacere di collaborare nel nostro Paese anche la mitologica Raffaella Carrà. Ecco come si è espressa la cantante sulla showgirl più amata di tutti i tempi.
"Sono stata fan di Raffaella sin dalla tenera età. Ricordo che una volta mi volli mettere il vestito da sposa di mia madre. E chiesi aiuto a mio padre perché la scollatura del collo volevo mettermela in vita per avere i vestiti ampi come Raffaella. E mio padre giustamente mi disse che non si poteva fare. Ma per me Raffaella era il sogno di una bambina", così ha parlato Alexia. Serena Bortone le ha poi domandato se vedere la Carrà le abbia fatto cambiare idea su di lei che da piccola l'aveva tanto idealizzata.
"Ecco come fu con me", Alexia spiazza Serena Bortone con un aneddoto mai rivelato su Raffaella Carrà
Alexia ha raccontato come non si sia mai sentita delusa da Raffaella, in nessuna occasione, nemmeno quando l'ha incontrata per la prima volta: "Quando l'ho vista non mi ha deluso e non l'ha mai fatto in realtà. È vera, una grande professionista. Parlo al presente di lei perché per me esiste ancora. È forte, determinata. Ti accoglieva e ti controllava per farti migliorare, ti dava dei consigli top".
Ma che consiglio ha dato la showgirl ad Alexia? La donna rivela il segreto a Serena Bortone: "Una volta mi sono trovata in una trasmissione sua e dovevo cantare Dancing Queen con altre ragazza. E dovevamo ballare anche. Io dicevo a Raffaella: 'Guarda, io quando devo andare a destra vado a sinistra'. E lei mi disse: 'Mettiti un nastrino al polso e ogni tanto guardalo che così ti viene in mente qual è la destra e qual è la sinistra'. Dovevo mettere tante cose insieme, era difficile per me ma lei fu molto generosa".
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