lunedì, Maggio 29, 2023
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Twitter, l'assurdo ultimatum di Elon Musk: ecco cosa chiede ai suoi dipendenti

Un vero e proprio ultimatum quello lanciato da Elon Musk ai suoi dipendenti. Dopo i lavoratori di Amazon, arriva (un'altra) doccia fredda anche per chi lavora a Twitter. 

Il terremoto nel mondo dei cinguettii non accenna a fermarsi. Twitter è scossa dalle nuove, folli decisioni del neo proprietario Elon Musk, che oggi manda in tilt i migliaia di dipendenti della società che vale miliardi di dollari. Un avvertimento che suona più come ultimatum che sta facendo discutere, e che getta le basi per una nuova, profonda riflessione sulle condizioni lavorative richieste oggi.

Musk, in una mail arrivata nelle redazioni dei giornali americani 'Washington Post' e 'The Guardian', poi resa pubblica, ha inviato ai 'superstiti' della società un vero e proprio aut aut. Quello, cioè, di scegliere tra la propria vita privata e quella lavorativa. In buona sostanza è infatti questo il contenuto di quello che da molti è stato giustamente definito un ultimatum. Dal momento che il proprietario della piattaforma di social media ha allegato alla sua richiesta anche una scadenza.

Ma cosa c'era scritto, esattamente, nella missiva elettronica 'incriminata'? Musk chiede ai suoi lavoratori di impegnarsi a lavorare "lunghe ore ad alta intensità" ed essere "estremamente hardcore". L'alternativa? Andare via con tre mesi di liquidazione.
Il proprietario di Twitter, insomma, esige da chi lavora per lui prestazioni eccezionali, a un livello probabilmente mai raggiunto in precedenza. E tutto per un'unica missione: costruire il Twitter 2.0.

Twitter, Elon Musk ai suoi dipendenti: "Se non accettate, dovrete andarvene"

"Andando avanti, per costruire un rivoluzionario Twitter 2.0 e avere successo in un mondo sempre più competitivo, dovremo essere estremamente hardcore. Ciò significherà lavorare per lunghe ore ad alta intensità. Solo prestazioni eccezionali costituiranno un voto positivo", ha scritto Musk nella mail inviata al suo personale.
Ed in calce alla comunicazione viene, infine, richiesto ai dipendenti di fare clic su un collegamento se si desidera essere "parte del nuovo Twitter" entro le 17 ora di New York (23 italiane di giovedì). Insomma, una sorta di reclutamento. "Qualunque decisione tu prenda, grazie per i tuoi sforzi per rendere Twitter un successo". Si conclude così l'email di Musk.

Una richiesta assurda che segue un severissimo taglio dei di posti di lavoro all'inizio di novembre. Il patron di Twitter in meno di un mese ha infatti licenziato il 50% della forza lavoro. Oltre 7.500 i lavoratori sbattuti via pochi giorni dopo aver rilevato l'azienda. A quanto si apprende, Musk avrebbe inoltre licenziato più di 4.000 appaltatori, inclusi i membri dei team di moderazione di Twitter, durante il fine settimana.
C'è stato anche un esodo dirigenziale dalla società, che è iniziato con il licenziamento dell'allora amministratore delegato, Parag Agrawal.

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