Report su Qatar '22: l'inchiesta svela quando Marco Verratti fu chiuso in uno stanzino dal presidente del PSG. E il Barcellona si arrese!
Arriva l'ultima grande inchiesta di Report, il programma condotto da Sigfrido Ranucci in onda il lunedì su Rai 3. Uno dei temi più caldi affrontati dalla redazione giornalistica riguarda l'imminente Coppa del Mondo di calcio. Domenica 20 novembre, infatti, partirà la prima edizione invernale nella storia dei Mondiali FIFA. Il motivo di non giocare come al solito durante la pausa estiva dei campionati è da rintracciarsi nelle temperature altrimenti proibitive del paese ospitante: il Qatar. Ma l'organizzazione qatariota nel frattempo è finita nell'occhio del ciclone per altri motivi, ben al di là delle semplici questioni legate al calendario.
L'incredibile risonanza mediatica che il torneo più prestigioso del panorama calcistico ha dirottato sull'emirato arabo ha fatto emergere una situazione estremamente arretrata nel paese in tema dei diritti umani. Il Qatar ha dimostrato infatti di essere un paese estremamente reazionario sulla questione dei diritti dei lavoratori e quelli civili, in particolare per la comunità LGBT+. Ma le polemiche non si fermano qui. Un processo ha travolto anche i maggiori vertici FIFA riguardo gravi accuse di corruzione per l'assegnazione proprio al Qatar dei prossimi Mondiali. Un argomento su cui c'è ancora da fare molta chiarezza, ma che non sorprenderebbe poi del tutto gli osservatori. I metodi dell'emiro e della sua famiglia sono da sempre molto discussi. E Report è andato a scovare un'altra situazione particolarmente inquietante.
Nell'episodio di lunedì, dunque, le telecamere di Report sono andate ad intervistare quello che fu il procuratore di Marco Verrati, Donato Di Campli, che ha rilasciato delle dichiarazioni sconvolgenti. Per capire la portata di quanto riportato, bisogna però prima ricordare che il Paris Saint German, squadra in cui ancora oggi milita il centrocampista italiano, è di proprietà della Qatar Investment Authority, un fondo sovrano pubblico, che fa capo direttamente all'emiro qatariota. Il suo rappresentante a Parigi è Nasser Al-Khelaifi, che insieme al direttore sportivo del club parigino, è il protagonista di questa storia.
Report su Qatar '22: Verratti ostaggio dell'emiro! Rivelazioni shock del procuratore Donato Di Campli
Ci troviamo nell'estate del 2017 e le voci di un passaggio di Verratti al Barcellona si fanno sempre più insistenti. Il PSG, però, che è già proiettato verso la promozione dei Mondiali in Qatar, non può permettersi di perdere una delle star più riconosciute in quel momento del calcio internazionale. Per questo motivo, si mette di traverso nella trattativa, arrivando ad utilizzare metodi a dir poco non ortodossi.
Di Campli, ai microfoni di Report, racconta infatti che di ritorno da una vacanza ad Ibiza, riceve un audio inaspettato da Marco: "Dopo allenamento mi hanno fatto salire in uno stanzino e mi hanno chiuso lì". In quella stanza c'erano Nasser e il direttore: "Mi hanno obbligatoriamente detto che devo fare un'intervista in cui sbugiardo le tue parole. Un macello, insomma!".
Ed effettivamente quell'intervista andò in onda, e Verratti smentì le dichiarazione dell'agente circa le sue intenzioni di trasferirsi a Barcellona: "Voglio dire a tutti che quelle del mio agente non sono le mie parole. Chiedo scusa a tutti". Affermazioni incredibili, che secondo l'agente sono state il frutto di un'operazione di coercizione che ha costretto Verratti, sotto pressione, a non seguire le sue ambizioni e accettare gli ordini dell'emiro del Qatar. Il che la dice veramente lunga sulle politiche, sportive e sociali, del paese ospitante la prossima Coppa del Mondo di calcio!
LEGGI ANCHE >>>> Mondiali Qatar '22: "È stato un errore". Arriva la dichiarazione shock dell'uomo che non ti aspetti: "È colpa mia"