Migranti a Catania, Bruno Vespa a "Stasera Italia": "Ecco chi sono veramente"

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Bruno Vespa ha parlato della situazione dello sbarco dei migranti in Italia e ha fatto una precisazione importante

Una delle notizie che hanno fatto maggiormente discutere gli italiani negli ultimi giorni riguarda lo sbarco di più di 700 migranti nel porto di Catania da navi di ONG. In particolare, 572 di questi si trovavano nella nave di Medici Senza Frontiere Geo Barents e altri 179 si trovavano nella nave Humanity 1. Dopo la decisione di far sbarcare solo parte delle persone nelle navi, e cioè solo quelle considerate fragili e in condizioni di vulnerabilità, dopo una valutazione dei medici sono stati fatti sbarcare tutti i migranti di entrambe le navi.

Diversi, invece, i destini capitati ad altre due navi che hanno tentato, invano, di far sbarcare i migranti nello stesso porto. Una è Rise Above, che ha poi attraccato nel porto di Reggio Calabria, e l'altra è Ocean Viking. Quest'ultima nave è diretta a Marsiglia, in Francia. Il governo francese ha, infatti, accettato di aprire i porti della città della Costa Azzurra. Se il caso "migranti a Catania" è chiuso, non lo è, però, quello dello sbarco dei naufraghi in generale.

Bruno Vespa sui "migranti di Serie A"

Nella puntata di ieri di Stasera Italia, programma in onda ogni sera su Rete 4, la conduttrice Barbara Palombelli ha discusso con i suoi ospiti della situazione. In particolare, la giornalista romana ha ospitato Pietrangelo Buttafuoco, Bruno Vespa, Antonio Caprarica e Cesara Buonamici. In particolare, il giornalista, scrittore e conduttore dello storico programma di Rai 1 Porta a porta ha fatto una precisazione sui migranti che viaggiano con le navi delle Ong.

"È vero, questi non sono naufraghi, ma migranti" ha spiegato Vespa, definendoli "la serie A dei migranti". Per il conduttore Rai, infatti, si tratta di persone che vogliono migliorare la propria vita, e che pagano un biglietto anche costoso per salire su una nave sicura e per sbarcare in un porto italiano. I naufraghi sono, invece, coloro che non possono permettersi un biglietto del genere e pagano gli scafisti per salire su una nave che, invece, non è sicura. "Qualche volta annegano, spesso vengono raccolti dalla nostra Guardia Costiera, e questi sono la maggior parte" ha dichiarato. Il problema è, ha aggiunto, che non si può continuare per sempre in questo modo.

Per Vespa, l'unico modo per risolvere questa situazione è definire, prima dello sbarco, quali Stati accoglieranno i migranti e in quale proporzione. "In attesa che l'Europa finalmente si svegli, e faccia quello che diciamo da anni e che nessuno fa" ha dichiarato, e cioè quello di costruire delle strutture, degli hotspot, appositamente negli Stati dai quali provengono i migranti, e facendo anche "la selezione lì". Aprendo, dunque, anche i flussi "normali", e cioè quelli dei lavori.

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