Vi ricordate Robinho e il processo per stupro? Ora è davvero nei guai con la legge italiana

Robinho è stato uno dei calciatori brasiliani più promettenti di inizio anni 2000. Purtroppo la sua esperienza al Milan è stata sporcata da un fatto extra sportivo. Nel 2013, infatti, il calciatore abusò di una ragazza albanese in un locale di Milano. Vediamo le novità dell'ultima ora.

Robinho è stato uno dei tanti talenti brasiliani che hanno avuto un impatto devastante con il calcio sud americano e per questo sono stati portati in Europa. A soli 21 anni, dopo tre stagioni ottime con il Santos, fu il Real Madrid a portarlo nel calcio che conta. Dal 2005 al 2008 Robinho segnò 25 gol in 101 presenze. Forse ci si attendeva qualcosa in più da lui e infatti dopo 'sole' tre stagioni il Real lo mise sul mercato: ad acquistarlo fu il Manchester City, per cui ha giocato 41 partite e segnato 11 gol dal 2008 al 2010.

Dopo un fugacissimo ritorno al Santos (appena due presenze), Robinho tornò nel calcio europeo che conta, venendo acqusitato dal Milan nel 2010. Nei quattro anni in rossonero, l'esterno offensivo brasiliano segnò 25 gol in 108 presenze, facendo innamorare molti tifosi milanisti. Dopo l'addio al Milan nel 2014, fino al 2020 Robinho ha cambiato sei maglie. La sua carriera si è interrotta proprio due anni fa, quando era alla sua terza avventura al Santos. Nel 2020, infatti, sono iniziati i guai giudiziari per l'ex calciatore e la società brasiliana decise di licenziarlo in tronco. Poco dopo, il calciatore si ritirò ufficialmente (oggi ha 38 anni).

I guai con la legge di Robinho

I guai giudiziari dell'ex calciatore sono collegati a uno stupro perpetrato da lui e altro quattro persone ai danni di una ragazza albanese. Era il 22 gennaio 2013 e Robinho si trovava con alcuni amici in un noto locale milanese. Con loro era presente anche una ragazza albanese, che festeggiava il suo 23esimo compleanno. Il gruppo la fece bere fino a perdere i sensi, per poi 'approfittare' di lei. La storia venne a galla solo qualche anno dopo, a seguito di una lunga indagine da parte degli enti preposti. Dopo un processo durato due anni, nel gennaio del 2022 la legge italiana ha condannato ufficialmente a nove anni di reclusione l'ex calciatore del Milan.

Dopo la sentenza definitiva di gennaio, a febbraio la Procura emise un mandato di arresto internazionale. Robinho e il suo amico Ricardo Falco si trovano in Brasile da tempo. Da febbraio ad oggi non ci sono state novità e la notizia di poche ore fa è che il Ministero della Giustizia ha proceduto a chiedere l'estradizione per Robinho. Insomma, i guai con la legge italiana per lui non finiscono qui. La questione è complessa, perché la Costituzione brasiliana non permette l'estradizione dei propri cittadini. Ad ogni modo, dopo l'ennesimo sollecito da parte del Tribunale di Milano, i colleghi brasiliani dovranno rispondere quanto prima e, in base alla decisione dei giudici, Robinho potrebbe essere costretto a tornare in Italia, dove dovrà scontare nove anni di carcere.

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