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Garanzia, non serve lo scontrino per la sostituzione dei prodotti acquistati: ecco perché

I consumatori hanno degli specifici diritti di garanzia sui prodotti acquistati, che possono far valere anche se hanno perso lo scontrino. Ecco i dettagli

Tutti i prodotti che vengono acquistati dai consumatori sono soggetti a regole di garanzia. I consumatori stessi, infatti, sono tutelati dalla Legge, che disciplina le varie fattispecie per le quali un prodotto può essere sostituito o riparato gratuitamente. Di norma, la garanzia ha una durata di due anni ed è obbligatoria e inderogabile. Nessun esercizio commerciale può rifiutarsi di assistere gratuitamente il consumatore nel caso quest'ultimo presenti un prodotto con un difetto di conformità.

La garanzia, allo stesso modo, non vale quando è il consumatore ad aver generato il danno, oppure quando è palese che quest'ultimo conoscesse o potesse conoscere facilmente l'esistenza del difetto al momento dell'acquisto. Alcune imprese ed esercizi commerciali offrono, a pagamento, delle estensioni della garanzia. Queste possono essere temporali, e cioè con un aumento degli anni in cui la stessa è valida, oppure possono coprire altri casi che non vengono di norma coperti. Ad esempio, esistono delle garanzie accessorie che coprono anche i danni causati dal consumatore se sono stati causati volontariamente.

Garanzia prodotti acquistati: lo scontrino non serve sempre. Ecco perché

Quando i clienti di un negozio acquistano un determinato prodotto, può capitare spesso che i dipendenti dell'esercizio commerciale raccomandino loro di conservare lo scontrino d'acquisto. Quest'ultimo corrisponde, infatti, a una prova dell'acquisto presso il determinato negozio e permette al cliente di far valere il proprio diritto di garanzia. Può, però, capitare che i consumatori perdano lo scontrino e che decidano di non far valere il proprio diritto in caso di scoperta di un difetto di conformità del prodotto proprio per questo motivo. Lo scontrino non è, però, l'unica prova per far valere i propri diritti di garanzia.

A spiegarlo è Massimiliano Dona, commendatore della Repubblica e presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. L'esperto ha spiegato sulla sua pagina Instagram che per far valere i propri diritti, basta che il cliente riesca a dimostrare quando e dove ha comprato il determinato prodotto. Non serve, quindi, per forza lo scontrino e nemmeno la scatola. Ad esempio, se il cliente ha acquistato un determinato bene con bancomat o carta di credito, gli basta esibire la ricevuta, cartacea o digitale, dell'acquisto tramite carta di credito per poter avere diritto alla sostituzione o alla riparazione gratuita del bene.

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