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Polizza auto, è allarme truffa in tutta Italia: ecco cosa sta succedendo

Maxi-truffa della polizza auto: in tutta Italia potrebbero essersi verificati episodi di questo tipo. Ecco cosa sta succedendo

Nelle ultime settimane abbiamo riportato le segnalazioni di diversi tentativi di truffe perpetrati soprattutto in rete. In particolare, tra le truffe online più recenti, abbiamo parlato di quella del presunto Piano Premium di Netflix. Alcuni utenti del web, durante la navigazione online, hanno notato un banner in cui veniva sponsorizzata un'offerta imperdibile riguardante il piano per 4 utenti della celebre piattaforma streaming. Questa offerta era a tempo limitato, e all'utente era chiesto di cliccare al più presto per pagare solo un euro e 99 al mese, al posto di 17,99 euro. Naturalmente, si trattava di un tentativo di phishing: il banner era fasullo e non c'entrava assolutamente niente con Netflix. Cliccando, l'utente diventava automaticamente vittima di phishing. Anche la truffa di cui vi parliamo adesso, invece, parte dal web e riguarda un certo tipo di polizza auto.

La prima segnalazione risale a un anno fa. Un conducente di un'automobile è stato fermato in un posto di blocco situato tra i comuni della provincia di Modena di Volta Mantovana e Monzambano. Alla richiesta della presentazione dei documenti, ha esibito una polizza auto che si è poi scoperta falsa. Il conducente non era, però, a conoscenza di questo dettaglio: ha dimostrato, infatti, di essere convinto dell'autenticità del documento.

Truffa della polizza auto: ecco cosa è successo

La vittima della truffa ha raccontato di aver trovato un sito internet all'apparenza molto conveniente. Come riportato da Mantovauno.it, infatti, il ragazzo aveva trovato delle offerte di polizze auto decisamente interessanti. Dopo averne scelta una, è stato messo in contatto con un'altra persona. I due hanno stipulato tutto tramite WhatsApp, senza incontrarsi dal vivo. È proprio in questo modo che il giovane è stato truffato, firmando a sua insaputa una polizza falsa. Dopo la segnalazione, le forze dell'ordine hanno dato il via alle indagini.

Recentemente, la Procura di Verona ha autorizzato la Polizia Intercomunale all'espletamento di perquisizioni domiciliari finalizzate alla ricerca di prove utili a smascherare le truffe online, come carte bancomat e altri documenti. In aggiunta, cinque ragazzi delle province campane di Caserta e Napoli sono stati perquisiti per questo motivo. In uno degli appartamenti sono stati ritrovati dei documenti collegati a questo tipo di truffa. Le indagini continueranno, e saranno condotte in tutto il territorio italiano. Diverse persone provenienti da tutta Italia, infatti, potrebbero essere vittime inconsapevoli di questo tipo di inganno.

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