Carloz Alcaraz rompe il silenzio su Jannik Sinner: "Ora che è finita, posso dire cosa penso davvero di lui"

Carlos Alcaraz è già nella storia: a soli 19 anni ha vinto il torneo US Open. In semifinale ha battuto il nostro connazionale Jannik Sinner. Proprio sul tennista italiano, il vincitore del Grande Slam ha rilasciato alcune dichiarazioni molto sincere.

La finale degli US Open 2022 si è disputata tra due tennisti ancora giovani e sconosciuti al grande pubblico. Carloz Alcaraz, spagnolo, ha battuto in quattro set il norvegese Casper Ruud. Una vittoria storica per un ragazzo di appena 19 anni. Non a caso, ha dichiarato: "Quando ho aperto gli occhi il giorno dopo, non ci credevo ancora. Io sono sempre quel ragazzino di Murcia che a 10 anni sognava di fare il tennista professionista. Con il mio coach a inizio torneo ci eravamo detti di prendercela con calma, di venire qui per divertirci. Ora è tutto incredibile...".

Queste le prime dichiarazioni della lunga intervista concessa al Corriere della Sera. Il tennista spagnolo, prima di Ruud, aveva battuto l'unico collega italiano ancora in gara, Jannik Sinner in cinque set. Una gara lunghissima ed estenuante, alla fine del quale lo spagnolo ha festeggiato. "È stato un incontro durissimo, non so dove ho trovato l'energia per arrivare al quinto set. Il match point annullato è stato il punto di svolta: mi sono spinto a livelli mai visti prima". Nella battute successive, ha parlato del rapporto umano con il 21enne originario di San Candido.

Alcaraz e Sinner, il rapporto fuori dal campo

"Grazie a lui trovo la motivazione per fare meglio e credo sia lo stesso anche per Jannik. Una rivalità bella e utile, così la definirei". Sulla finale: "Io avrei potuto vincere in tre set, lui in quattro. Alla fine siamo arrivati al quinto! Abbiamo giocato più di cinque ore, credo che non succeda spesso...". Qualche battuta sul rapporto fuori dal campo: "Il suo spagnolo è così e così, il mio inglese è mediocre ma ci basta poco per capirci. Andiamo molto d'accordo fuori dal campo, ci stimiamo. Lui si interessa molto a me, mi chiede spesso come sto. Come tennista non si discute: è nella top 10, ha una palla pesantissima.".

In conclusione, le sensazioni in questo momento magico: "Io non avrei immaginato di vincere una finale US Open. A 14-15 anni non avevo nessuna certezza ma una cosa la sapevo: il tennis sarebbe diventato la mia vita, o almeno avrei fatto di tutto per farlo succedere". La sua vita da neo campione US Open: "Mi mancano gli amici, fare tardi e poter uscire senza pensare agli allenamenti del giorno dopo. Sono un ragazzo semplice: mi diverto a uscire con gli amici, mangiare cibo delizioso o ascoltare musica. Oltre al tennis gioco ogni tanto a padel e golf. Sono un tifoso del Real Madrid". I messaggi sul cellulare dopo la vittoria sono stati moltissimi: "Rafael Nadal mi ha fatto una dedica bellissima. Ne ho ricevuti a centinaia, prima o poi risponderò a tutti".

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