Concorsi pubblici: ecco chi ha sempre la precedenza, anche se non c'è scritto nel bando

Tra i candidati ai concorsi pubblici, c'è una categoria che gode sempre del diritto di precedenza: ecco di quale si tratta e perché

Ogni anno, in Italia, si tengono numerosi concorsi pubblici. Questi possono essere di vari tipi: ci sono concorsi per diplomati e laureati, quelli finalizzati all'assunzione a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato, quelli aperti in tutta Italia e quelli indetti da un comune, una Provincia o una Regione. Anche i requisiti possono variare, a seconda della figura professionale e della categoria lavorativa previste.

Le regole variano anche in base al bando del concorso pubblico. In alcuni, infatti, si assegna il diritto di precedenza a una determinata categoria di persone oppure si riserva una percentuale dei posti occupati ad alcune tipologie di lavoratori. Ad alcuni candidati, però, potrebbe essere assegnato il diritto di precedenza in ogni caso, anche se non c'è scritto esplicitamente nel bando. Scopriamo di quale categoria si tratta e il motivo.

Concorsi pubblici: ecco chi ha il diritto di precedenza

Prima di tutto, si deve differenziare tra le categorie che hanno sempre il diritto di precedenza e quelle che hanno la precedenza solo nell'assegnazione della sede di lavoro. Tra le categorie che hanno sempre il diritto di precedenza, come indica anche Money.it, ci sono i disabili e gli orfani di guerra. Per quanto riguarda la seconda categoria, invece, troviamo coloro che godono delle tutele che sono previste nella Legge 104. Sono, in particolare, coloro che devono assistere un familiare affetto da grave disabilità. Soprattutto nei casi in cui i vincitori dei concorsi pubblici possono essere impiegati in sedi molto lontane da casa propria, queste persone hanno bisogno di essere tutelate in quanto non possono allontanarsi dalle persone che assistono.

In generale, in Italia vige la regola secondo cui queste persone non godono del diritto di precedenza sulla scelta della sede di assegnazione. Di norma, infatti, anche queste categorie di persone devono essere menzionate nel bando; in caso contrario, il diritto non viene riconosciuto automaticamente. I tribunali amministrativi regionali, però, possono decidere di garantire questo diritto in generale. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, ad esempio, ha specificato nell’ordinanza dell’8 settembre pronunciata dalla quarta sezione, che le tutele della Legge 104 afferiscono a diritti di tipo costituzionale e, per questo, dovrebbero essere garantite in ogni caso. Per questo motivo, tutti i candidati del Lazio che godono di queste tutele hanno automaticamente il diritto di precedenza sulla scelta della sede nei concorsi pubblici, indipendentemente dal fatto che questo sia esplicitato o meno nel bando.

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