Pellet, dopo l'ennesimo rincaro arriva finalmente la buona notizia: cosa succederà a breve

L'inflazione e i rincari generalizzati stanno facendo preoccupare milioni di italiani. Agli aumenti spaventosi dei prezzi di elettricità e gas si sono uniti quelli relativi al pellet. Ma molto presto le cose cambieranno in meglio.

La fine di settembre si avvicina inesorabile e dal 23 saremo ufficialmente in autunno. Mai come quest'anno c'è preoccupazione per il freddo che, inevitabilmente, colpirà il nostro paese dalla fine di ottobre in poi. Moltissime famiglie si troveranno ad affrontare spese per il riscaldamento decisamente più alte rispetto agli scorsi anni. La guerra in Ucraina, i ricatti di Putin e le speculazioni stanno facendo aumentare in maniera vertiginosa i prezzi di elettricità e gas. Ma non solo.

Sì, perché dall'estate è in atto una speculazione anche sul pellet. Come segnala Money.it, il prezzo della biomassa è raddoppiato nel giro di 12 mesi (confrontando i prezzi di giugno 2021 e 2022). Molte persone, a causa dell'aumento del prezzo del gas, stanno facendo scorte di pellet. Ciò, ovviamente, riduce le scorte e i sacchi che rimangono vengono venduti a prezzi maggiorati. In Italia, in particolare, i prezzi sono triplicati rispetto al 2020 e il 2021. Il nostro paese è dipendente da Austria, Francia e Germania e subisce più di tutti le conseguenze delle speculazioni sul pellet. Anche i rapporti ormai deteriorati tra Europa e Russia hanno contribuito a rendere meno facilmente reperibile il prodotto.

Pellet, finalmente una buona notizia: in arrivo un 'taglio' netto

Come noto, tra 13 giorni gli italiani sono chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento. Da quando Sergio Mattarella ha decretato lo scioglimento delle Camere, il Governo Draghi è rimasto in carica esclusivamente per gli affari correnti. Con ogni probabilità entro la fine della settimana verrà approvato il Dl Aiuti, uno degli ultimissimi decreti dell'esecutivo tecnico guidato dall'ex banchiere. Gli italiani hanno già chiesto a gran voce interventi decisi per fermare lo spaventoso aumento dei prezzi dell'energia. Con ogni probabilità ci sarà un emendamento relativo al pellet. Vediamo in dettaglio cosa potrebbe succedere.

Luca Sut, deputato friuliano del Movimento 5 Stelle, ha fatto sapere che il suo partito ha proposto un emendamento al Dl Aiuti che riguarda proprio il pellet. Più precisamente la proposta riguarda un taglio dell'IVA, che passerebbe dal 22% al 10. Certo, non sarà una svolta epocale ma se dovesse essere approvato, di certo molte famiglie sarebbero contente di pagare qualche euro in meno. Sut ammette di avere particolarmente a cuore la questione dato che il Nord-Est è l'angolo d'Italia in cui c'è il numero più alto (in proporzione agli abitanti) di stufe a pellet. "Già ad aprile avevamo notato un aumento. Un sacco da 15 chili costava 9€, oggi in molti lo pagano 12€", ha dichiarato. Vista la situazione generale e viste le pressanti richieste all'esecutivo, è probabile che l'emendamento finisca nel Dl Aiuti che verrà approvato nei prossimi giorni. Si spera che il taglio delle accise sia seguito da un abbassamento dei prezzi in generale, in modo che da ottobre in poi un sacco di pellet torni abbondantemente sotto la soglia psicologica dei 10€ in tutta Italia.

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