Lavoro, è permesso uscire cinque minuti dall'ufficio o si rischiano sanzioni? Ecco cosa dice la legge

Si può uscire per cinque minuti dall'ufficio mentre si è a lavoro, oppure si va incontro a sanzioni disciplinari? Ecco cosa dice il Contratto Collettivo Nazionale

Come tutti sanno, nel contesto del lavoro è necessario mantenere un comportamento corretto. Ci sono, in particolare, dei comportamenti che proprio non possono essere tollerati. Si deve, ad esempio, adottare uno stile di abbigliamento adeguato al contesto lavorativo. È necessario, poi, rispettare gli orari lavorativi: il ritardo è una delle "colpe" maggiori e verrà sicuramente sanzionato.

Bisogna specificare, inoltre, che non si possono fare lunghe pause durante l'orario di lavoro. È vietato assentarsi dall'ufficio, uscire senza preavviso o comunque rientrando dopo mezz'ora, se non di più. Diverso è il caso della "breve pausa": a molte persone è capitato spesso di uscire dall'ufficio per fumare una sigaretta, per andare a bere un caffè o per un'esigenza che richiede poco tempo. Tale comportamento viene solitamente considerato innocuo, ma è davvero così? Cerchiamo di capirlo bene, leggendo ciò che è stato stabilito dalle varie leggi e dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro.

Si può uscire per cinque minuti dall'ufficio? Ecco cosa dice il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro

Quali possono essere le conseguenze di questo particolare comportamento? Prima di tutto, specifichiamo che i dipendenti non possono abbandonare la propria postazione nel luogo del lavoro senza autorizzazione. Questo, come specifica BusinessOnline.it, non si può fare nemmeno per pochi minuti. Per le pause periodiche, invece, il discorso cambia. Ci sono diverse sanzioni che possono essere applicate. Spetterà al datore di lavoro valutare la gravità dell'infrazione e applicare la sanzione. In molti casi, questa potrà non essere data: ad esempio, se si esce cinque minuti prima della fine del lavoro, quando non c'è un carico molto alto. Oppure, quando si esce per andare a prendere un caffè quando non c'è una scadenza urgente da rispettare, o è stato appena concluso un tipo di attività. Diversa è la situazione quando la "breve pausa" si ripete periodicamente e addirittura più volte al giorno.

Il datore di lavoro potrà, a questo punto, scegliere quale sanzione applicare. Quest'ultimo, però, non potrà applicarla se non ha contestato preventivamente l'addebito al lavoratore e senza aver sentito la sua difesa. Non potrà, inoltre, applicare una sanzione che va a mutare definitivamente il rapporto di lavoro. Si specifica, quindi, che le sanzioni potranno essere le seguenti: una decurtazione della retribuzione base, che però non può essere superiore a 4 ore, o la sospensione del servizio e della retribuzione. Queste ultime non potranno durare più di dieci giorni. Potrà, inoltre, sanzionare il lavoratore con un rimprovero scritto o verbale. Si aggiunge, infine, che i provvedimenti più gravi del rimprovero verbale potranno essere applicati solo dopo 5 giorni da un'eventuale contestazione per iscritto del fatto che è stato identificato come causa della sanzione.

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