Morte Mikhail Gorbaciov, il commento di un noto politico italiano fa discutere: "Ora posso stappare la bottiglia"

Il commento di un noto politico italiano alla morte di Mikhail Gorbaciov ha colpito tutti: ecco di chi si parla e cosa ha scritto

Addio a Mikhail Gorbaciov: l'ex presidente dell'Unione Sovietica si è spento il 30 agosto in ospedale, dove era stato ricoverato in dialisi. L'ultimo leader dell'URSS aveva 91 anni ed era malato da tempo. Nato a Privol'noe, in Russia, il 2 marzo del 1931, si è laureato nel 1955 in Giurisprudenza presso l'Università di Mosca. Verso la fine degli anni Cinquanta entrò nelle file del partito comunista sovietico e all'inizio degli anni Settanta iniziò la sua carriera politica. Il politico si fece apprezzare da molti suoi compagni, tanto che il segretario generale Andropov, poco prima di morire, lo indicò come suo possibile successore.

Nel 1985, Gorbaciov diventò Segretario Generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica, posizione che ricoprì fino alla fine del Comunismo in Russia. Nel periodo in cui è stato a capo dell'Unione Sovietica, ha cercato di rinnovare il Paese introducendo riforme volte a democratizzare la Russia. Parole chiave della sua politica furono la "glasnost", e cioè la trasparenza, e la "perestrojka", e cioè la ricostruzione. Al grido di queste due parole, il politico russo puntò sulla libertà di espressione e di stampa e su diverse riforme economiche che cambiarono radicalmente quella che sarebbe diventata l'ex Unione Sovietica.

Addio a Mikhail Gorbaciov: il commento di un politico italiano fa discutere

L'ex presidente dell'Unione Sovietica, che nel 1990 ha ottenuto un Nobel per la Pace, ha continuato la sua carriera politica anche dopo la sua dissoluzione. Dal 2001 al 2004 è stato presidente del Partito Socialdemocratico della Russia e nel 2007 ha fondato l'Unione dei Socialdemocratici, un'organizzazione politica non governativa. Negli ultimi anni si è ammalato e il 30 agosto è arrivata la notizia della sua morte. Molte persone hanno commentato la sua scomparsa sui social, parlandone bene o male. In particolare, si sta parlando nelle ultime ore di un commento di un politico italiano.

Parliamo di Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista, che su Twitter ha pubblicato l'immagine di una bottiglia di champagne stappata. Facendo un riferimento al giorno in cui il Soviet Supremo ha sciolto l'Unione Sovietica, ha scritto: "Era dal 26 dicembre 1991 che avevo aspettato di stappare la migliore bottiglia che avevo...". Il commento ha scatenato molte reazioni dagli utenti Twitter e anche da diversi personaggi famosi. In risposta a questi commenti, Rizzo ha pubblicato un altro post, scrivendo: "Metti una bottiglia di spumante, senza esplicitare un nome. Si scatena l'inferno. Di chi? Dei giornaloni".

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