Gas, la Russia ha ufficialmente 'chiuso il rubinetto': niente più forniture all'UE

Interrotte le forniture di gas russo verso l'Unione Europea: l'annuncio ufficiale è arrivato da Gazprom. Ecco cosa è successo

Il giorno di cui parlavano tutti è arrivato: la Russia ha interrotto le forniture di gas verso l'Unione Europea. L'annuncio ufficiale è arrivato dalla multinazionale russa PAO Gazprom, che si occupa dell'estrazione e della vendita del gas naturale. Questo arrivava all'Unione Europea attraverso il gasdotto Nord Stream, di cui si è parlato moltissimo negli ultimi mesi. Dopo averlo anticipato giorni fa, è arrivato il momento della cosiddetta 'chiusura del rubinetto'. Già ieri, Gazprom aveva iniziato ad applicare una notevole riduzione alla fornitura di gas alla società francese Engie.

Come riporta La Repubblica, il colosso russo aveva già ridotto la fornitura alla società francese nel mese di febbraio. Il ministro dell'Economia d'Oltralpe Bruno Le Maire ha commentato l'ulteriore riduzione dichiarando che i cittadini francesi devono prepararsi al razionamento della preziosissima risorsa. L'inverno che ci attende, per Le Maire, sarà duro e si deve lavorare, dunque, sull'organizzazione del razionamento dell'energia.

Gazprom interrompe le forniture di gas: ecco tutti i dettagli

Come anticipato dalla stessa Gazprom, alle ore 5 italiane è stata interrotta la fornitura russa verso l'Unione Europea. Lo stop durerà tre giorni, e cioè fino a sabato 3 settembre. La causa ufficiale di tale chiusura è da individuare nella necessità di riparazione di un'unità di compressione del gas nella stazione di Portovaya, tra la Russia e la Finlandia. E dopo il 3 settembre? La situazione non è molto chiara. Come riporta ItaliaOggi, Dmitrij Peskov, il portavoce del Governo russo, si è scagliato contro le sanzioni europee e americane contro la Russia.

Per il portavoce del Cremlino, queste sanzioni hanno un effetto negativo sui lavori di manutenzione dei gasdotti, in quanto, di fatto, non consentono questa tipologia di operazioni. Peskov ha aggiunto che l'imposizione di queste sanzioni è una delle azioni irrazionali degli europei, che ha definito come molto difficili da capire e da spiegare. Ha aggiunto, però, che il governo russo dà la garanzia che nulla interferirà con le forniture di gas stabilite attualmente, eccetto, appunto, i problemi tecnologici che causano le sanzioni. Alla fine dei lavori di manutenzione, dunque, ha affermato che la Russia continuerà ad adempiere i suoi obblighi, riprendendo di fatto la fornitura di gas, seppur limitata rispetto al periodo precedente alla guerra in Ucraina.

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