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Flavio Briatore fuori controllo: "La pizza a Napoli non sanno farla", la reazione di Giuseppe Cruciani

Le origini sono antichissime: la pizza nasce infatti nel 1600 grazie all'ingegno di un cuoco partenopeo che provò a rendere più gustosa e saporita la tipica schiacciata di pane. Nel 1889 nasce la Margherita così come la conosciamo: pomodoro, mozzarella e basilico. Il nome proviene dalla Regina che con suo marito, il Re Umberto I decisero di visitare Napoli. 

Forse alcuni non lo sanno, immaginiamo anche il diretto interessato di questo articolo, la pizza napoletana è stata riconosciuta dall'UNESCO come capolavoro culinario. Come se non bastasse nel 2017 è entrata anche nella lista dei patrimoni dell'umanità. Insomma non toccate la pizza ai napoletani perché è come se gli toccaste un figlio. Forse questo Flavio Briatore non lo sapeva ecco perché in questo momento è sommerso da numerosissime critiche. Non solo dei pizzaioli ma anche del popolo partenopeo ha fatto partire una vera e propria rivolta contro Flavio.

Al grido di "pizza al popolo" Briatore si è inimicato tutto il popolo partenopeo. Flavio risponde alle critiche lanciando fortissime accuse ai napoletani.

Ieri martedì 21 giugno un gruppo di oppositori che si definiscono "Anti-Briatore" si sono radunati nel famoso locale napoletano di Gino Sorbillo. Il motivo della rivolta è che l'imprenditore dopo Londra e Montecarlo ha deciso aprire altri due "Crazy Pizza" in Italia. I locali sono a Milano e Roma ma ciò che ha scatenato l'ira dei napoletani è stato il prezzo della pizza.

Da quando è aperto il locale di Briatore iniziano a circolare sul web degli scontrini. Quello che ha catturato l'attenzione dei napoletani è quello che riporta il seguente conto: Pata Pizza (65 euro), Crab Salad (35 euro), drink coperto e acqua il tutto ammonta a 260 euro. Cifre da capogiro.

Ecco perché ieri gli Anti-Briatore sono scesi in piazza e Sorbillo ha deciso di distribuire pizza gratis. Ovviamente a Flavio non è passata inosservata questa mossa del competitor napoletano e subito è arrivata la risposta pungente che non solo colpisce Gino Sorbillo ma anche tutte le attività partenopee.

Inanzitutto Flavio crede che una pizza venduta a 4 euro non contenga ingredienti di qualità. Continua poi lanciando accuse gravissime. La pizza nel suo locale ha un prezzo elevato perché Flavio sostiene che nel sui locali si batte sempre lo scontrino al cliente, paga gli affitti, le tasse e assume regolarmente. Insomma un vero colpo basso.

Se pensate però che i napoletani si siano offesi per queste accuse a mandarli su tutte le furie è stata l'affermazione di Briatore durante l'intervista andata in onda ieri sera a 'La Zanzara':" La pizza non è di Napoli e gli altri la fanno meglio". Giuseppe Cruciani gli chiede poi se gli piaccia la pizza napoletana, lui risponde di no, aggiungendo di preferire quella romana. Anche il conduttore radiofonico afferma che, a suo avviso, quella capitolina è migliore. Un duro colpo al cuore per il popolo partenopeo, che quando ha saputo delle intenzioni di Flavio di aprire anche un Crazy Pizza a Napoli, ha invitato l'imprenditore a non perder tempo.

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