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Avete mai visto Barbara Alberti da giovane? Spunta una foto rarissima di 40 anni fa

Barbara Alberti è nata a Umbertide, in provincia di Perugia, l'11 aprile del 1943. È scrittrice, sceneggiatrice, drammaturga, giornalista, opinionista, personaggio televisivo, attrice e conduttrice radiofonica italiana. Si trasferì con i genitori a Roma che, "ha odiato a prima vista", all'età di 15 anni. Nonostante l'odiasse Roma oggi è ancor la sua città, l'ha accolta e si è laureata in Filosofia alla Sapienza. I protagonisti dei suoi romanzi lanciano tutti la stessa sfida: trovare la più invisibile tra le felicità. Creature in rivolta: vecchi ingiudiziosi, bambini infernali, puttane, santi. Torna spesso l’argomento religioso. Negli ultimi dieci anni si è appassionata alle biografie fantastiche di personaggi esistenti, vivi e morti. L'esordio letterario è del 1976, con 'Memorie malvage', edito da Marsilio.

"Ho cercato di essere libera, per quanto difficile sia. Da giovane sono stata anche intransigente. Una scassacazzi micidiale, se ci penso. Insorgo ancora per la stupidità, la malagrazia, la sciatteria, perché in fondo sono una moralista". Da ragazza, era convinta sarebbe arrivata all’età che ha oggi ben più stoica: “Invece, mi sono scoperta attaccata alla vita come un sorcio al legno”. Ha lavorato molto duramente per combattere l'antico apprezzamento dell'immagine femminile. Ha scritto trentasei libri, ventisette sceneggiature, ha tenuto rubriche sui giornali, condotto programmi alla radio, è un ospite adorato dalle trasmissioni televisive. Barbara oggi la riconoscono tutti, personaggio amatissimo, elegantissimo e con uno stile decisamente particolare, elegante e molto attento ai dettagli, sobrio ma rock, con la sua acconciatura sempre in ordine. Il tempo passa ma Barbara invecchia decisamente con grazia.

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Una stori Barbara non riesce a mandar giù e riguarda proprio la pandemia: “C’è stata una strage di vecchi. Non dico che sia stata una strage intenzionale. Che han fatto fuori i vecchi apposta, studiando un piano diabolico, sul modello nazista: questo no. Però è innegabile che grazie alla pandemia hanno trovato il modo di liberarsi di un bel po’ di anziani che, dal punto di vista di chi stila il bilancio pubblico, costituiscono da tempo una voce impegnativa della sezione ‘spese’. Di chi è la colpa? Di nessuno. O meglio: della disorganizzazione; e di uno stato che dalla parte della disorganizzazione pian piano si è messo. In questo senso, credo si possa parlare di una strage di stato, anche se non è stata una strage programmata, voluta”. Barbara Alberti, oggi la riconoscono tutti, personaggio amatissimo, elegantissimo e con uno stile decisamente particolare, elegante e molto attento ai dettagli, sobrio ma rock, con la sua acconciatura sempre in ordine.

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