Rita Dalla Chiesa: "Mi hanno derubata al cimitero", cos'è successo e chi è il colpevole

Bruttissima disavventura per Rita Dalla Chiesa. La popolare giornalista è stata infatti derubata all'interno del cimitero dove riposano i resti mortali di alcuni suoi parenti. Come molti sanno, l'ex conduttrice è la figlia di un generale dei Carabinieri ucciso dalla mafia nel 1982. Carlo Alberto Dalla Chiesa, dopo una lunga carriera nelle forze dell'ordine, proprio nel 1982 viene nominato Prefetto di Palermo. I vertici della Ministero dell'Interno premiarono il suo impegno encomiabile nella lotta a Cosa Nostra. Pochi mesi dopo quell'importate nomina, però, Dalla Chiesa viene brutalmente assassinato. Era il 3 settembre e il prefetto era insieme alla moglie e l'autista della sua scorta a bordo di una Autobianchi A112. Mentre i tre si recavano in un ristorante per cenare, una moto affiancò la macchina sopracitata e la crivellò di colpi di AK-47. Per gli occupanti del veicolo non ci fu nulla da fare: i coniugi Dalla Chiesa morirono sul colpo, mentre l'autista si spense dopo due settimane in ospedale.

Ieri sabato 20 maggio 2022, Rita Dalla Chiesa è andata a trovare i suoi parenti defunti. E nel cimitero ha avuto una disavventura parecchio fastidiosa. E' stata la stessa ex presentatrice di Forum a raccontare l'accaduto sul suo profilo Twitter. Ecco i fatti: al cimitero, la Dalla Chiesa ha trovato un venditore ambulante di rose ed ha deciso di acquistare alcuni fiori da lui per lasciarli sulla tomba della cognata. Lui, per 'ringraziarla', ha fatto il gesto di regalargliene un'altra. Nel farlo, però, è stato clamorosamente abile nel mettere le mani nella sua borsa e rubare i soldi che vi erano contenuti. Questo è, in estrema sintesi, il racconto che la 74enne ha fatto su Twitter. E' davvero accettabile che un venditore abusivo rubi anche i soldi di una donna onesta come Rita? E' davvero questo il livello a cui siamo scesi in questo disgraziato paese?

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Nei commenti al tweet, come sempre, c'è un po' di tutto. Qualcuno ha perfino criticato la figlia del generale per aver dato i soldi al venditore abusivo e di non averli spesi presso un fioraio che, a differenza sua, paga le tasse. Qualcuno ha insultato duramente il ladro, augurandogli ogni male. Qualcun altro ancora ha invitato la vittima del furto a denunciare tutto alle forze dell'ordine. Lei, però, ha risposto a quel commento puntualizzando di non poter farlo, perché non saprebbe identificare l'uomo, che per lei era un semplice venditore di fiori passato di lì. Insomma, un episodio parecchio spiacevole: oltre alla rabbia per aver subito un furto, c'è l'aggravante di esserne stati vittima in un cimitero, un luogo che dovrebbe essere sacro. Eppure, si sa, i ladri sono persone senza alcun ritegno, pronte a colpire in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo.

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