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LDA finalmente rompe il silenzio: "Perché non scrivo in napoletano", c'entra suo padre Gigi

Uno dei concorrenti di Amici maggiormente amati nell'ultima edizione, è stato di certo LDA, che potremmo definire il cantante dei "record" dati gli ascolti pazzeschi sulle piattaforme di streaming musicale. Il giovane Luca in questi giorni è tornato a raccontarsi all'interno di un’intervista rilasciata per La repubblica, dove sono emerse da un lato la sua fanbase scatenata, dall'altro le critiche che riceve quotidianamente sul fatto che sarebbe solo una copia di suo padre, Gigi D'Alessio, e di conseguenza un raccomandato. Tuttavia, nell’intervista inedita successiva all'uscita del programma, l'artista spiega di essere differente dal suo famoso congiunto, seppur ne elogi la discografia: “Non scrivo in napoletano come mio padre Gigi D’Alessio, è troppo difficile…”. Sempre nello stesso intervento, quando ormai è sempre più vicina la data del lancio del primo album eponimo LDA, il 19enne racconta il motivo che lo spinge a non scrivere in lingua partenopea nel disco.

Confessa di avere un bellissimo rapporto con la propria città tuttavia aggiunge anche: “Non ho bisogno di cantare in napoletano, non mi viene naturale, la musica napoletana la porto nel sottofondo, nelle sfumature”. In poche parole, LDA lascia così capire di "inserire" la propria terra nei colori delle sue canzoni. Nonostante sia nato a Roma, il ragazzo risiede felicemente a Napoli, città alla quale ha dedicato una sua rivisitazione de L’emozione non ha voce di Adriano Celentano. Un inno al capoluogo campano, lasciato a se stesso fra i problemi che fanno dannare i cittadini, come il razzismo che i partenopei subiscono da sempre e il divario Nord-Sud Italia ancora fortemente presente. “Rifletti le luci dei lampioni di un lungomare dove non puoi camminare e nelle sfumature dei tuoi mille colori, vedono solo il nero e lo sporco di te”, canta Luca nelle sue barre esibite sul palco del talent della De Filippi.

Insomma, si dice orgoglioso del sentimento che lo lega alla sua bellissima città, nonostante i disagi che l’affliggono, come la difficoltà di trovare un lavoro: “Ma se ripenso al Vesuvio, vivo nelle strade dei miei ricordi. Se parlo con il mare, lui mi risponde ancora… ‘proteggi quei ragazzi che non possono mangiare, famiglie disastrate vivono vulcani di dolore'”. Qual è stato il cantante che ha dato una svolta alla musica napoletana per Luca? “Renato Carosone, immenso, e poi ancora una volta Pino Daniele. Penso che in molti abbiamo portato avanti la “missione” di innovare la musica napoletana, Pino ma anche mio padre. E io se non scrivo in napoletano, porto Napoli sempre nelle melodie…”, rassicura inoltre nell’intervista l'artista pop attualmente sulla cresta dell'onda. Alla fine, rispetto al lancio del suo primo disco ammette: “Da Amici non mi sono più fermato, nell'album canto solo l’amore”.

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