Il dramma della stella della musica italiana: Patty Pravo racconta gli anni difficili della depressione e come è riuscita a rialzarsi.
"La repubblica italiana del beat ha la sua dea, si chiama Patty Pravo, una bella ragazza, bionda, spigliata, dalla voce un po’ rozza ma interessante" con queste parole Carlo Galimberti descriveva Patty Parvo agli esordi della sua carriera sulle pagine de La Tribuna illustrata. La cantante ancora oggi è considerata la diva della musica italiana con la sua voce intramontabile e la sua indiscutibile eleganza che ha stravolto le classifiche italiane.
Nonostante alcuni dei suoi brani più famosi siano la descrizione di una donna totalmente innamorata del suo uomo nella realtà è stata proprio Nicoletta a far girare la testa come una bambola ai suoi tantissimi amanti e corteggiatori. Patty Pravo infatti è stata tra le donne più desiderate d'Italia ma a precederla è sempre apparso il suo talento smisurato. La sua carriera è tempestata di riconoscimenti e ancora oggi continua a dedicarsi alla musica e alla vita artistica adeguandosi ai tempi moderni senza perdere mai il suo fascino di un tempo. Non tutti sanno però che la cantante si è ritrovata anche a affrontare momenti difficili o di grande consapevolezza come quello in carcere dove ha trascorso tre giorni: "Sono stata tre giorni in galera a Rebibbia, dove in verità sono stata bene e ho conosciuto persone fantastiche".
Patty Pravo e l'incubo della depressione
Nicoletta è sempre stata una donna forte ma come tutte le grandi artiste ha dovuto fare i conti con l'altra faccia del successo che non sempre è rosea come tutti immaginano. Sono molti gli artisti che non hanno resistito psicologicamente alla fama e anche Patty Parvo è caduta nel vortice della depressione. Lei stessa racconta in occasione di un'intervista a Gente: "Non dormivo più, i farmaci erano come acqua, le notti interminabili, a fissare il soffitto credendo di impazzire. La sera salivo sul palco divorata dalla stanchezza e dall’ansia. Allora mi sono chiusa in camera, al buio, i telefoni spenti. Ho passato giorni interi stesa a letto, senza pensare né parlare, senza riuscire a piangere o a toccare cibo".
A quel tempo la depressione era ancora un tabù e il suo ufficio stampa cercò di mascherare il problema annunciando che: "preferisce lasciare per amore e rispetto della musica e del pubblico". Nulla di vero, Patty era rimasta vittima della depressione da cui per fortuna ha avuto la forza di rialzarsi per riprendere in mano la sua vita. "Mi sono alzata, ho aperto la porta della camera e mi sono infilata in cucina. Nella dispensa c’erano solo un cartone di latte e dei Pavesini, ho iniziato a mangiare e sono tornata a vivere" questo il racconto di una grande artista che ha scritto la storia della musica italiana.
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