Nathaly Caldonazzo, l'infanzia rovinata dal padre violento: "Periodo terribile"

Nathaly Caldonazzo racconta la sua infanzia terribile, un periodo buio della sua vita a causa di suo padre. Ecco il racconto shock.

Nathaly Caldonazzo è tornata sulla cresta dell'onda grazie alla sua partecipazione al Grande Fratello Vip 6, un'esperienza che l'ha segnata e l'ha fatta conoscere meglio al pubblico. Dopo partecipazioni televisive come ballerina, è diventata famosa nella prima metà degli anni ’90 per la sua storia d’amore con Massimo Troisi durata dal 1992 fino alla morte del comico partenopeo. Negli anni, è diventata un volto noto della televisione italiana, per poi sparire e tornare, appunto, in questo ultimo anno su Canale 5. In un'intervista molto intensa, Nathaly ha raccontato del padre violento, cosa che l'ha segnata per tutta la vita. Il racconto che sciocca e commuove allo stesso tempo.

Nathaly Caldonazzo e il padre: "Un uomo violento"

Nathaly Caldonazzo ha partecipato a diverse trasmissioni televisive; la sua carriera è iniziata quando era ancora molto giovane, ma di recente l’abbiamo vista anche partecipare a Temptation Island e al Grande Fratello Vip 6, reality che ora l'ha portata nuovamente alla ribalta. Un'esperienza quella del GF Vip 6 molto formativa per Nathaly Caldonazzo, che ha potuto riflettere sulla sua vita e tirare fuori ricordi belli ma anche brutti. Lo scorso weekend è stata ospite a Verissimo, nel salotto di Silvia Toffanin, dove ha raccontato dettagli della sua infanzia che nessuno conosceva, in particolare in merito al padre, Mario Caldonazzo. A quanto pare, la mamma di Nathaly, Leontine Snell, ex membro del corpo di ballo Bluebell del Lido di Parigi, ha subito non poche violenze da lui.

Le sue parole hanno scioccato la Toffanin e il pubblico: "Mio padre era molto bello, molto affascinante, molto forte. Vide mia madre in televisione e, non conoscendola, perché lei faceva parte delle Bluebell, disse “questa me la sposo” . Quindi la cercò, la trovò e lei si innamorò subito di lui, ma non fu una vita molto facile, perché lui si dimostrò subito abbastanza violento, emotivamente ma anche fisicamente. All’apparenza era per tutti un uomo simpaticissimo, però poi in casa, con mia madre soprattutto, aveva questa forma di violenza emotiva, era molto manipolatore"

L'impotenza di fronte alla violenza del padre: "Poi l'ho perdonato"

Nathaly ha ricordato quanto la mamma soffrisse per questo lato del padre, un uomo che l'ha sempre trattata come un oggetto: "Una persona che si comporta così non ti ama, ti ha preso perché sei meravigliosa e per lui rappresenti un bellissimo oggetto da mostrare, ma poi nell’intimità la trattava come uno straccio. Lei si indeboliva sempre di più e credo che abbia anche tentato più volte di togliersi la vita, perché non riusciva a sopportare tutta questa pressione che lui le faceva, i tradimenti che subiva e spesso anche la violenza fisica"

Purtroppo, Nathaly non è mai riuscita a difendere la mamma, impotente a certe scene a cui ha assistito, cosa che ha influito molto sul rapporto col padre: "Volevo proteggere questa donna meravigliosa, così fragile, che era mia madre ma non sapevo come fare. Vedevo spesso la paura nei suoi occhi, l’incapacità di proteggere le figlie. L’ho amato e, al contempo, odiato. Con me è stato un padre molto severo, ogni tanto perdeva le staffe e alzava le mani. Però a un certo punto, quando poi è morto, ed è morto giovane, a 53 anni, l’ho perdonato"

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